Grazie alla disponibilità dell'amico e collega Piermario Ferraro, oltre a "Il punto" del valido Paolo D'Abramo, riesco a proporre già in serata a tutti i visitatori del portale anche una cronaca della partita con relativo tabellino e voti ai giocatori:
Pro Vercelli (4-4-2): Malatesta 6; Mariani 6, Bandirali 6, Gobba 6, Pilleri 5,5; Di Loreto 5,5 (dal 34’ st Tedoldi 6), Ambrosoni 6,5, Rondinella 5,5 (dal 13’ st Didu 6,5), Antonioni 6; Andreini 6, Vasoio 5,5. (Castagnone, Canino, Magrin, Ligotti, Lapadula). All. Torresani 5,5.
Calcio Caravaggese (4-4-2): Carrara 6; Kwenbeke 6,5, Anesa 6, Botti 6,5, Forlani 6,5; Germani 6,5, Cinetti 6 (dal 18’ st Manzoni 6,5), Magnani 6, Arrigoni 6,5, Gullit 6 (dal 34’ st Mica 6,5), Roselli 6 (dal 23’ st Galimberti 6). (Disperati, Tarenghi, Acetti, Bonetti). All. Piantoni 6,5.
Arbitro: Giallanza di Catania 6,5.
Marcatore: Germani al 48’ st
Note: spettatori 1.200 circa per un incasso di 10.655 euro; ammoniti Pilleri, Andreini, Antonioni, Forlani, Cinetti, Manzoni, Mica. Calci d’angolo 8-0 per la Pro Vercelli. Minuti di recupero 0 + 4’.
(Piermario Ferraro) Una Pro Vercelli abulica e involuta lascia al “Piola” i tre punti contro il Calcio Caravaggese e rimanda a tempi migliori l’assalto ai quartieri nobili della classifica. Quella che doveva essere essere la sfida della definitiva consacrazione si è rivelata un’autentica Caporetto per i bianchi di Torresani. Sebbene il gol partita dei bergamaschi sia giunto solo in pineo recupero, la vittoria del Calcio Caravaggese è stata meritata, anche se, come detto, la Pro Vercelli vista al «Piola» è stata la brutta contrifigura della squadra che, qualche settimana fa, aveva strappato applausi e fatto parlare dei bianchi come la più autorevole candidata alla C1. Il dato più significativo della sfida è stata la scarsità di azioni: in tutto l’incontro, rete dei lombardi a parte, l’unica palla che ha transitato vicina allo specchio della porta è stata al 16’ un’inzuccata di testa di Andreini, su angolo di Ambrosoni, andata a scheggiare l’esterno della traversa. Poi nel taccuino figurano tre conclusioni sul fondo o alte di Rondinella (5’ del primo tempo), Antonioni (12’) e Mariani (39’ della ripresa).
Il resto è un giochicchiare inconcludente che ha prodotto qualche traversone dalla fascia e un bottino di sette corner facili prede del portiere lombardo. Veramente troppo poco. Anche perché le punte Andreini e Vasoio hanno giocato a lungo a distanze siderali uno dall’altro e i centrocampisti non sono mai riusciti ad andare al tiro contro una difesa serrata come quella ospite: così i centrali Anesa e Botti hanno fatto un figurone nel controllare le bocche da fuoco vercellesi. Insomma una gara che, probabilmente, Piantoni aveva preparato in dettaglio e che, complice l’abulica prestazione della Pro è riuscita alla perfezione. Nella sfida tra i mister il coach bergamasco ha vinto: i suoi cambi Mica e, soprattutto, Manzoni, si sono rivelati vincenti, mentre in casa Pro chi è entrato non ha cambiato l’inerzia del match. E proprio un sostituto, Manzoni, è stato il protagonista dell’episodio decisivo, quando, in pieno recupero, ha visto il corridoio giusto in una difesa della Pro sbilanciata (davvero un peccato mortale per una squadra che non attaccava neppure...) ed ha lanciato in profondità Germani che superato in dribbling Bandirali e si è poi trovato solo di fronte a Malatesta e lo ha facilmente infilato.