mercoledì 27 maggio 2009

Raggiunto l'accordo con la cordata Avogadro

Dopo mesi di febbrile trattativa la cordata capitanata dal conte Simone Avogadro di Vigliano e da Alessandro Boniperti affiancherà patron Vero Paganoni nella gestione della Pro Vercelli. L'accordo si è concretizzato a Chivasso in un summit che, oltre a sancire l'ingresso in società dei nuovi soci, ha gettato le basi per il futuro. Il primo tassello riguarda il ruolo di direttore tecnico che verrà ricoperto da Claudio Mossio, come indicato da tempo dal gruppo Avogadro. Paolo Guidetti, dunque, dopo cinque stagioni, lascia il club di via Massaua. Toccherà a Mossio scegliere il nuovo allenatore, di concerto con la dirigenza. E in questo caso sembrano in ribasso le quotazioni di Motta, che, nonostante la salvezza, non dovrebbe restare al timone delle bianche casacche. Al momento sono due i tecnici più accreditati: Marco Sesia, coach del Canavese, e Massimo Storgato, un passato da giocatore della Pro (era il capitano dei bianchi che nel '94 salirono in C2 vincendo lo scudettino Cnd). Quanto al mercato l'organico sarà inevitabilmente rivoluzionato, visto che al momento sono solo otto i giocatori legati alla Pro dal contratto e le nuove regole sui giovani impongono una rosa con molti Under. Tornando all’assetto societario l’intesa con la cordata Avogadro-Boniperti prevede che l’ingegner Paganoni resti al vertice della società. Questo anche per un motivo di natura amministrativa in quanto l’anno calcistico 2008-2009 si conclude il 30 giugno. Spetta dunque all’attuale patron la chiusura del bilancio della stagione in corso e all’iscrizione della società al nuovo campionato. Quindi da luglio è prevista la progressiva entrata in società della nuova cordata (anche nel consiglio d'amministrazione). Compito del gruppo Avogadro-Boniperti sarà quello di contribuire a reperire le risorse finanziarie da investire nella prima squadra.
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sabato 23 maggio 2009

Il futuro della Pro nelle parole di Bianco


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domenica 17 maggio 2009

Itala San Marco-Pro Vercelli 0-1: il tabellino

Itala San Marco: Bon, Piscopo, Colavetta (76' Gallinelli), Piovesan, Teso, Visintin, Petris, Moras, Peron (83' Aparecido), Buonocunto, Roveretto. A disp.: Vasku, Fabris, Furlan, Salgheri. Allen.: Zoratti.
Pro Vercelli: Castagnone, Colman Castro, Mariani, Ambrosoni, Labriola, La Marca, Altobelli (58' Bresciani), Tedoldi, Lo Bosco (66' Fabbrini), Didu (79' Magrin), Chiaretti. A disp.: Randazzo, Ciolli, Canino, Egbedi. Allen.: Motta.
Arbitro: D’Alesio di Forlì.
Rete: 27’ Altobelli (P)
Note: 250 spettatori circa; giornata calda e afosa, terreno in buone condizioni; ammonizioni: La Marca (P); minuti di recupero: 2’ + 3’.

La Pro Vercelli è salva. Da Gradisca d’Isonzo i bianchi tornano con quella vittoria (1-0) che significa la permanenza in C2. Già alla vigilia della lunga trasferta al confine con la Slovenia, la Pro di mister Gianfranco Motta era, tra le formazioni pericolanti, quella messa meglio. Non foss’altro che per le diverse opzioni che avrebbero permesso ai bianchi di salvarsi. In realtà, sin dall’avvio, i vercellesi hanno puntato ad un solo obiettivo: i tre punti che avrebbero significato, appunto, rimanere tra i professionisti senza troppi calcoli. L’incontro è stato caratterizzato dal gran caldo che, nella ripresa, ha smorzato un po' gli animi. La Pro è scesa in campo maggiormente motivata mentre l’Itala ha provato, inizialmente, ad accomiatarsi al meglio dal proprio pubblico. Il trainer vercellese parte con Lo Bosco in tandem con Chiaretti, mentre in difesa s’affida all’esperienza di La Marca, ancora impegnato nel ruolo di centrale. Nonostante il caldo buon ritmo in entrata con Buonocunto e Tedoldi a scaldare le rispettive difese. Ma con il trascorrere dei minuti è la Pro Vercelli ad assumere il comando delle operazioni, alla ricerca di quel gol che vale un’intera annata. Al 4’, su cross di Altobelli, colpo di testa di Lo Bosco neutralizzato senza fatica da Bon; quindi è Didu (azione personale) sottomisura, su centro di Mariani, ad impensierire la retroguardia dei padroni di casa. La pressione dei vercellesi viene interrotta per alcune azioni in ripartenza dei biancoazzurri, come al 18' quando su tiro di Roveretto non trattenuto da Castagnone, non trova Peron pronto alla respinta. Ma è sempre la Pro a rendersi pericolosa: Chiaretti pennella per Lo Bosco che di testa (21') costringe il portiere alla deviazione. Poco prima della mezz’ora la Pro Vercelli sblocca il risultato: è Altobelli, con una conclusione "terra-aria" dai trenta metri a far secco Bon. Il gol al 27' è una liberazione. Forti del vantaggio i bianchi allentano un po' la presa, cercando di recuperare le energie, così il finale di tempo vede l’Itala un po' più spavalda, sebbene Castagnone non corra pericoli (unico brivido un’inzuccata di Moras) sul fondo. Ripresa a ritmi blandi. Il caldo e i risultati provenienti dagli altri campi consigliano alla Pro Vercelli assoluta prudenza. E l’Itala non fa molto per rovinare la festa dei piemontesi. Si gioca così prevalentemente a metà campo con le sostituzioni tra gli unici spunti di cronaca. Tra queste Magrin, inserito da Motta per far ragionare ulteriormente la squadra ed evitare qualsiasi rischio. E la Pro, salva, può festeggiare dopo una delle stagioni più tribolate degli ultimi anni.
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lunedì 11 maggio 2009

Le interviste di Pro Vercelli-Alghero

Disponibili on-line due interviste video registrate ieri in sala stampa al termine del pari casalingo contro l'Alghero: l'allenatore della Pro Vercelli, Gianfranco Motta, e il portiere Gianfranco Randazzo.




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domenica 10 maggio 2009

Le foto di Pro Vercelli-Alghero

Pro Vercelli-Alghero 0-0 (2008/09)
(clicca sull'immagine per accedere all'album della partita)
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Pro Vercelli-Alghero 0-0: il tabellino

Pro Vercelli (4-4-2): Randazzo; Colman Castro, Bandirali, Labriola, Mariani; Didu (dal 92’ Larganà), Ambrosoni, La Marca, Bresciani (dal 82’ Egbedi); Fabbrini (dal 64’ Altobelli), Chairetti. A disp.: Lancini, Ciolli, Magrin, Canino. Allen.: Motta.
Alghero (4-4-2): Zani; Tedde, Medda, Borghese, Gavazzi; Gentile (dal 63’ Zitolo), Sentinelli, Gavioli, Frau (dal 75’ Sogus); Sorrentino (dal 55’ Orlandi), Manzini. A disp.: Capello, Tarantino, Papa, Cossu. Allen.: Corda.
Arbitro: Corletto di Castelfranco.
Note: 800 spettatori circa per un incasso di 5.188,00 euro; ammonizioni: Mariani e Bandirali (P), Gentile, Sentinelli e Manzini (A); calci d’angolo: 4-2 per la Pro Vercelli.

Il pareggio odierno del "Piola" rimanda i destini della Pro Vercelli e dell'Alghero all’ultima giornata. Per i sardi sarà fondamentale lo scontro diretto casalingo con l’Alto Adige. Un match ball che i giallorossi dovranno sfruttare al meglio. Cosa che non è successo alla Pro che, superando l’Alghero, avrebbe vistato con una giornata d’anticipo la permanenza in Seconda divisione. Partita non bella, condizionata anche dal gran caldo. Gli ospiti escono meglio dai blocchi con una conclusione di Gentile (5’) alta sulla traversa e Sorrentino (con un passato nelle giovanili bianche) che di testa manda il pallone di poco alto sulla traversa. La Pro replica al 10' con Chiaretti che entra bene in area, ma perde l’attimo fuggente e l’azione sfuma con l’attaccante bianco a terra redarguito dall’arbitro per simulazione. Bianchi vicini al gol al 14’ quando, su punizione dal limite, Chiaretti lascia partire un siluro che, deviato dalla barriera, sfiora l’incrocio. Da quel momento l’incontro vive una lunga fase, poco spettacolare, con giocate a centrocampo e improbabili lanci lunghi a tagliar fuori le difese avversarie. Di fatto non succede più nulla sino al 35’ quando, nell’unica occasione in cui la retroguardia dei sardi non è abile nella chiusura, dopo una triangolazione con Fabbrini, il "solito" Chiaretti si presenta solo davanti a Zani, ma spreca malamente l’occasione sparando sul fondo. Il ritmo del gioco diminuisce ulteriormente e chi si aspetta una ripresa più pimpante è deluso. I primi venti el secondo tempo, infatti, non offrono spunti, se non l’allontanamento dalla panchina di Scanu, l’allenatore in seconda dell’Alghero, l’unico a infervorarsi per l’incontro. Il trainer della Pro Vercelli, Gianfranco Motta, a questo punto gioca la "carta" Altobelli (in tribuna era presente il papà, Alessandro detto "Spillo", campione del mondo a Spagna ‘82 -ndr) al posto di un Fabbrini un po’ appesantito. E il neo entrato ha sul piede la palla del vantaggio su perfetto assist di Didu (che forse avrebbe fatto meglio a concludere personalmente), ma la bandierina del collaboratore dell’arbitro alzata cancella l’errore sottoporta. L’Alghero non si limita solo a difendersi e rischia addirittura il colpaccio al 25’ quando, al termine di un’azione manovrata, Frau si trova libero di concludere in piena area: tiro a mezz’altezza con Randazzo decisivo nella deviazione. Il tecncio dell'Alghero, Ninni Corda, replica alla "mossa" Altobelli inserendo Sogus per raccordare maggiormente i reparti. Sul fronte del gioco al 32’ si registra una fuga di Orlandi sulla sinistra e centro pericoloso che trova Sentinelli pronto al "tap-in" in scivolata a pochi passi dalla porta; Randazzo è battuto, ma il recupero di Mariani sbroglia la situazione e il tutto si esaurisce con un tiro dalla bandierina. Il finale vede il ritorno dei bianchi con il tecnico vercellese a gettare nella mischia anche Egbedi per dare maggiore incisività all’attacco. E al 38’ i bianchi sfiorano il gol con Altobelli che, su preciso lancio di Colman, vede Zani leggermente fuori dai pali e cerca di beffarlo con un pallonetto che si perde d’un soffio oltre la traversa. In definitiva, però, la difesa dei sardi non corre troppi pericoli. Solo in pieno recupero i piemontesi mettono il batticuore alla retroguardia isolana: Chiaretti entra di forza in area, ma la sua conclusione è deviata da un disperato recupero di Tedde. E lo 0-0 non si sblocca più. Se il pari sia utile o meno bisognerà attendere l’ultima giornata quando Alghero e Pro si giocheranno la salvezza diretta. Per entrambe tutt’altro che impossibile.
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giovedì 7 maggio 2009

Giornalino "Forsa Pro" - numero 18

Giornata dopo giornata, delusione dopo delusione, eccoci arrivati all'ultima partita casalinga di questa stagione calcistica. Dalla sfida di domenica contro l'Alghero dipenderà molto, se non del tutto, il futuro della Pro Vercelli. Delle ultime due sfide di campionato, quella contro i sardi, almeno sulla carta, sembra infatti l'opportunità migliore per fare risultato, anziché la prossima trasferta a Gradisca D'Isonzo contro l'Itala San Marco. Con il vivo auspicio di evitare la bagarre dei play-out, ecco l'ultimo giornalino degli amici del club "Forsa Pro" che ci ha accompagnato nell'arco di tutta la stagione 2008/09:

Forsa Pro - numero 18
(clicca sul nome per scaricarlo)
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domenica 3 maggio 2009

Alessandria-Pro Vercelli 0-0: il tabellino

Alessandria: Servili, D'Aniello, Schettino (63' Pelatti), Briano (74' Buelli), Cozza, Cammaroto, Rodriguez (93' Motta), Mateos, Rosso, Artico, Buglio. Allen.: Foschi.
Pro Vercelli: Castagnone, Labriola, Mariani, Ambrosoni, Bandirali, La Marca, Altobelli (71' Larganà), Tedoldi, Fabbrini (64' Ciolli), Didu, Chiaretti (90' Egbedi). Allen. Motta.
Arbitro: Lupo di Matera.
Note: giornata calda, terreno in buone condizioni; ammonizioni: D'Aniello, Cammaroto e Rodriguez (A), Castagnone, Ambrosoni, La Marca e Didu (P); espulsioni: Artico (A), Tedoldi (P); calci d’angolo: 13 a 2 per i padroni di casa; recupero 1’+ 3’.

Pareggio prezioso per la Pro Vercelli ad Alessandria. Lo 0-0 avvicina sempre più i bianchi verso la salvezza, che potrebbe già arrivare domenica qualora i vercellesi superino al "Piola" l’Alghero e l’Alto Adige non vinca al "Druso" con il Varese. Due eventi tutt’altro che improbabili. Il pari con l’Alessandria ha avuto due volti: primo tempo di marca vercellese, culminata con l’espulsione del grigio Artico, e ripresa cominciata con il “rosso” a Tedoldi finita con un assedio, fortunatamente infruttuoso, dei grigi. Pro Vercelli pericolosa già al 2’: Mariani smarca Fabbrini in piena area, ma l’attaccante perde l’attimo e si fa rimpallare la conclusione da Servili. Ancora Fabbrini al 16’ ha sulla testa il pallone del vantaggio, ma la deviazione sul centro di Ambrosoni non inquadra la porta. L’Alessandria prova a rompere il ritmo dei vercellesi con una conclusione dalla distanza dell’ex Artico. La gara resta viva con Fabbrini che costringe al "fallo di frustrazione" D’Aniello e Mateos che dal limite manda la sfera a sibilare vicino al palo di Castagnone. Nel recupero Artico sferra una gomitata sul volto di La Marca: rosso e Alessandria in dieci per l’intera ripresa. O questo è quanto pensano i tifosi della Pro sugli spalti, ma al 5’ del secondo posto Tedoldi colpisce "gratuitamente" Rodriguez sotto gli occhi dell’arbitro e viene espulso. Da questo momento l’incontro diventa un monologo dei grigi: Castagnone salva di piede su Rosso, quindi è il palo a respingere una punizione di Buglio, infine è Rodriguez di testa ad alzare la mira: tutto nei primi 16’. La pressione dell’Alessandria vive il proprio culmine intorno alla mezz’ora quando Rosso, servito da D’Aniello, spara alto da pochi passi. L’assedio alessandrino s’affievolisce, la difesa della Pro tiene e lo 0-0 diventa definitivo.
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