Pro Vercelli-Olbia 2-1: il tabellino
Pro Vercelli (4-4-2): Castagnone, Colman Castro, Bandirali, Ciolli, Labriola; Didu (dal 80’ Bresciani), Ambrosoni, La Marca, Altobelli (dal 83’ Tedoldi); Fabbrini (dal 92’ Lo Bosco); Chiaretti. A disp.: Randazzo, Magrin, Carini, Bettini. Allen.: Motta.
Olbia (4-4-2): Righi, Collacchioni, Zeoli, Fedeli, Memè; Scalise (da 64’ Simoncelli), Bussi (dal 75’ Testa), Cazzola, D’Allocco (dal 80’ Soro); Giglio, Palumbo. A disp.: Rosano, Gilardi, Volpe, Masciantonio. Allen.: Majo.
Reti: 2' La Marca (P), 15' Chiaretti (P), 45' Cazzola (O)
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Note: 600 spettatori circa, per un incasso di 5.389 euro; ammonizioni: Ambrosoni e Altobelli (P), Fedeli, Giglio e Simoncelli (O); espulsione: La Marca (P); calci d’angolo: 5-5.
Dal lontano 7 dicembre 2008, con il successo casalingo contro l'Alessandria, la Pro Vercelli non vinceva più al "Piola". Stavolta ad "inchinarsi" ai bianchi è stata l’Olbia, un’altra grande, sconfitta 2-1. A rendere più esaltante il successo della Pro Vercelli è stato proprio l'assoluto valore degli avversari: l'Olbia, si è dimostrata squadra solida, in lotta per i play-off. Il cosiddetto "tempo da Robbiano", che i tifosi bicciolani ben conosco ed apprezzano, ha contribuito a rendere emozionante il confronto: magari non dal punto di vista delle occasioni (soprattutto nella ripresa) ma, certamente, dell'intensità. I sardi, in completo giallo, partono con due attaccanti, mentre mister Motta inserisce Labriola esterno basso dando fiducia, a centrocampo, a Didu e Altobelli. Il match s’infiamma subito al 2'con punizione dalla destra per la Pro: Didu calcia nel vivo dell'area avversaria dove La Marca, con un timing perfetto, anticipa di testa i difensori dell'Olbia e insacca la sfera del momentaneo 1 a 0. Gli ospiti reagiscono immediatamente sull'asse Giglio-Palumbo-Scalise con quest’ultimo in ritardo per il guizzo vincente davanti a Castagnone. Al 15’ però la Pro cala il bis: punizione dai venti metri, Didu tocca per Chiaretti la cui conclusione, deviata dalla barriera, beffa Righi. I giochi sembrano fatti. Ma la Pro non ha fatto i conti con la verve dell'Olbia che comincia a macinare gioco e "rubare" preziosi metri; Scalise e Cazzola sono gli ispiratori della manovra ospite. La difesa bianca regge a fatica, come al 22’ quando D’Allocco serve in area Cazzola che di testa centra la traversa, sulla ribattuta Zeoli spedisce sul fondo. Sardi sempre insidiosi anche se Chiaretti (31’) prova a rompere la pressione. Al 41' Palumbo ci prova dal limite, Castagnone si fa sfuggire la sfera che carambola sul palo, quindi sulla schiena del portiere vercellese e poi sulla traversa prima di venire recuperata dallo stesso estremo bicciolano. Questo episodio, però, è il preludio al gol sardo che arriva al 45’: la botta da fuori di Cazzola è potente, Castagnone si tuffa, ma la palla schizza sull'erba e s'insacca. In casa Pro si teme il peggio, anche perché nella ripresa il forcing dell'Olbia si fa a tratti asfissiante. Ma il lavoro ai fianchi dei sardi non produce i suoi effetti: neppure i cambi in corsa riescono a far girare il confronto. Merito, a dir la verità, anche della Pro che limita al massimo le ripartenze e in difesa non lascia passare nulla. Tant’è vero che l’Olbia si rende pericolosa con tiri dalla distanza (Cazzola e Palumbo) che non sorprendono Castagnone o su calcio piazzato: ma anche in questo caso, a parte un paio di mischie senza esito, i vercellesi non corrono pericoli. l’unico brivido così arriva nel recupero quando Simoncelli (buona la sua entrata in partita) indirizza di testa sotto l’incrocio dei pali un centro di Cazzola, ma Castagnone s’incarca e devia oltre la traversa. Al 48’ La Marca viene espulso per doppia ammonizione (mancherà a Ivrea e resterà in diffida per i prossimi match), ma ormai il tempo per l’Olbia è limitato per poter sfruttare l’uomo in più. Finisce 2-1 per la Pro con i sardi che escono tra gli applausi, ma nessun punto in classifica.
Olbia (4-4-2): Righi, Collacchioni, Zeoli, Fedeli, Memè; Scalise (da 64’ Simoncelli), Bussi (dal 75’ Testa), Cazzola, D’Allocco (dal 80’ Soro); Giglio, Palumbo. A disp.: Rosano, Gilardi, Volpe, Masciantonio. Allen.: Majo.
Reti: 2' La Marca (P), 15' Chiaretti (P), 45' Cazzola (O)
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Note: 600 spettatori circa, per un incasso di 5.389 euro; ammonizioni: Ambrosoni e Altobelli (P), Fedeli, Giglio e Simoncelli (O); espulsione: La Marca (P); calci d’angolo: 5-5.
Dal lontano 7 dicembre 2008, con il successo casalingo contro l'Alessandria, la Pro Vercelli non vinceva più al "Piola". Stavolta ad "inchinarsi" ai bianchi è stata l’Olbia, un’altra grande, sconfitta 2-1. A rendere più esaltante il successo della Pro Vercelli è stato proprio l'assoluto valore degli avversari: l'Olbia, si è dimostrata squadra solida, in lotta per i play-off. Il cosiddetto "tempo da Robbiano", che i tifosi bicciolani ben conosco ed apprezzano, ha contribuito a rendere emozionante il confronto: magari non dal punto di vista delle occasioni (soprattutto nella ripresa) ma, certamente, dell'intensità. I sardi, in completo giallo, partono con due attaccanti, mentre mister Motta inserisce Labriola esterno basso dando fiducia, a centrocampo, a Didu e Altobelli. Il match s’infiamma subito al 2'con punizione dalla destra per la Pro: Didu calcia nel vivo dell'area avversaria dove La Marca, con un timing perfetto, anticipa di testa i difensori dell'Olbia e insacca la sfera del momentaneo 1 a 0. Gli ospiti reagiscono immediatamente sull'asse Giglio-Palumbo-Scalise con quest’ultimo in ritardo per il guizzo vincente davanti a Castagnone. Al 15’ però la Pro cala il bis: punizione dai venti metri, Didu tocca per Chiaretti la cui conclusione, deviata dalla barriera, beffa Righi. I giochi sembrano fatti. Ma la Pro non ha fatto i conti con la verve dell'Olbia che comincia a macinare gioco e "rubare" preziosi metri; Scalise e Cazzola sono gli ispiratori della manovra ospite. La difesa bianca regge a fatica, come al 22’ quando D’Allocco serve in area Cazzola che di testa centra la traversa, sulla ribattuta Zeoli spedisce sul fondo. Sardi sempre insidiosi anche se Chiaretti (31’) prova a rompere la pressione. Al 41' Palumbo ci prova dal limite, Castagnone si fa sfuggire la sfera che carambola sul palo, quindi sulla schiena del portiere vercellese e poi sulla traversa prima di venire recuperata dallo stesso estremo bicciolano. Questo episodio, però, è il preludio al gol sardo che arriva al 45’: la botta da fuori di Cazzola è potente, Castagnone si tuffa, ma la palla schizza sull'erba e s'insacca. In casa Pro si teme il peggio, anche perché nella ripresa il forcing dell'Olbia si fa a tratti asfissiante. Ma il lavoro ai fianchi dei sardi non produce i suoi effetti: neppure i cambi in corsa riescono a far girare il confronto. Merito, a dir la verità, anche della Pro che limita al massimo le ripartenze e in difesa non lascia passare nulla. Tant’è vero che l’Olbia si rende pericolosa con tiri dalla distanza (Cazzola e Palumbo) che non sorprendono Castagnone o su calcio piazzato: ma anche in questo caso, a parte un paio di mischie senza esito, i vercellesi non corrono pericoli. l’unico brivido così arriva nel recupero quando Simoncelli (buona la sua entrata in partita) indirizza di testa sotto l’incrocio dei pali un centro di Cazzola, ma Castagnone s’incarca e devia oltre la traversa. Al 48’ La Marca viene espulso per doppia ammonizione (mancherà a Ivrea e resterà in diffida per i prossimi match), ma ormai il tempo per l’Olbia è limitato per poter sfruttare l’uomo in più. Finisce 2-1 per la Pro con i sardi che escono tra gli applausi, ma nessun punto in classifica.
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