Pro Vercelli-Montichiari 2-2: il tabellino
Pro Vercelli (4-3-3): Castagnone, Colman Castro, Bandirali, Labriola, Bresciani (82' Canino); Ambrosoni, Magrin, Didu (dal 71’ Altobelli); Lo Bosco, Fabbrini, Chiaretti. A disp.: Randazzo, Ciolli, Carini, Larganà, Mirto. Allen.: Motta.
Montichiari (4-2-3-1): L. Girelli (50’ De La Fuente), Verdi, Zaffagnini, Caruso, Pilleri; Baresi, S. Fusari; Muchetti, Baido (67’ Treccani), Pedruzzi (79’ Cremona); Ferrari. A disp.: R. Fusari, Bottini, Filosi, M. Girelli. Allen.: Gobbo.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Reti: 7' e 26' Ferrari (M), 19' rig. e 40' Chiaretti (P)
Note: 700 spettatori circa per un incasso di 5171 euro; espulsioni: 61' allenatore Motta (O) e 67' Caruso (M); calci d’angolo: 9 a 2 per la Pro Vercelli.
In attesa degli sviluppi societari (in settimana, forse, l’ingresso ufficiale della cordata ligure guidata da Franco Lazzarini che, a giugno, dovrebbe rilevare la maggioranza delle azioni) il recupero con il Montichiari non si è rivelato prodigo di soddisfazioni per la Pro Vercelli. Solo un pareggio (2 a 2), per di più in rimonta, per la truppa bianca contro i bresciani dei tanti ex (mister Gobbo, Baresi e Pilleri) anche loro invischiati nella bagarre salvezza. Pur dimostrando orgoglio e carattere, all’undici di Motta non è riuscita l’operazione-sorpasso. Fatali i troppi errori difensivi (da Abc del calcio, dirà Motta nel dopo partita) costate le due reti (e una costante apprensione su ogni azione d’attacco del Montichiari) e un paio di salvataggi sulla linea dei difensori ospiti (clamoroso quello allo scadere di Verdi su Fabbrini). Motta vara un «4-3-3» e se difesa e centrocampo, poco propenso per caratteristiche tecniche alla fase d’interdizione, sono spesso in affann, a tenere in piedi la squadra è il trio d’attacco, particolarmente ispirato. Chiaretti al 5’ sfiora il vantaggio con un colpo di testa, ma è il Montichiari a passare al 7’: la trappola del fuorigioco non funziona e Ferrari s’invola nell’area vercellese, lascia sul posto Bandirali e sorprende Castagnone sul primo palo. La Pro reagisce, regala qualche pericolosa ripartenza ai bresciani ma arriva al pareggio grazie ad una "perla" di Lo Bosco che, in un fazzoletto di terreno, si libera di due avversari prima di venire steso da Zaffagnini: rigore che Chiaretti trasforma sicuro. Nel momento in cui i bianchi potrebbero azionare la freccia del sorpasso, nuova disattenzione con Bandirali e Bresciani che perdono palla al limite dell’area: Muchetti fugge sulla destra e centra, il recupero di Bandirali «corregge» solo il pallone che arriva a Ferrari che, da pochi passi batte di testa Castagnone per l'1-2 momentaneo. E' quasi gelo sugli spalti dell'ex "Robbiano". La Pro ricomincia a macinare gioco, forse in maniera non ordinata, ma in grado di mettere in affanno i bresciani. Al 28’ Bandirali svetta su calcio d’angolo, ma Zaffagnini salva sulla linea a Girelli superato; quindi è lo stesso portiere bresciano (35’) a superarsi su una girata al volo di Lo Bosco all’incrocio. Sul ribaltamento di fronte Castagnone sventa un tentativo d’autogol di Bandirali. I fuochi d’artificio, però, non sono finiti: al 40’ punizione dal limite per i bianchi: calcia Bresciani, s’accende una mischia con sfera allontanata da Baresi, ma al limite Chiaretti si coordina e lascia partire una rasoiata che tocca terra e s’insacca alle spalle di Girelli. Ripresa con la Pro subito determinata: Lo Bosco innesca Fabbrini che fugge sulla fascia e centra per Chiaretti, inzuccata alta di poco. Nell’azione s’infortuna Girelli: in campo il «dodicesimo» De la Fuente che al 13’ e 14’ salva su Chiaretti. Mister Motta (16’) e Caruso (22’) vengono espulsi. La Pro non riesce però a sfruttare a dovere la superiorità numerica anche se in pieno recupero, un "triangolo" Lo Bosco-Fabbrini smarca il neo attaccante vercellese: De la Fuente è superato, ma il terreno pesante permette a Verdi un disperato recupero.
Montichiari (4-2-3-1): L. Girelli (50’ De La Fuente), Verdi, Zaffagnini, Caruso, Pilleri; Baresi, S. Fusari; Muchetti, Baido (67’ Treccani), Pedruzzi (79’ Cremona); Ferrari. A disp.: R. Fusari, Bottini, Filosi, M. Girelli. Allen.: Gobbo.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Reti: 7' e 26' Ferrari (M), 19' rig. e 40' Chiaretti (P)
Note: 700 spettatori circa per un incasso di 5171 euro; espulsioni: 61' allenatore Motta (O) e 67' Caruso (M); calci d’angolo: 9 a 2 per la Pro Vercelli.
In attesa degli sviluppi societari (in settimana, forse, l’ingresso ufficiale della cordata ligure guidata da Franco Lazzarini che, a giugno, dovrebbe rilevare la maggioranza delle azioni) il recupero con il Montichiari non si è rivelato prodigo di soddisfazioni per la Pro Vercelli. Solo un pareggio (2 a 2), per di più in rimonta, per la truppa bianca contro i bresciani dei tanti ex (mister Gobbo, Baresi e Pilleri) anche loro invischiati nella bagarre salvezza. Pur dimostrando orgoglio e carattere, all’undici di Motta non è riuscita l’operazione-sorpasso. Fatali i troppi errori difensivi (da Abc del calcio, dirà Motta nel dopo partita) costate le due reti (e una costante apprensione su ogni azione d’attacco del Montichiari) e un paio di salvataggi sulla linea dei difensori ospiti (clamoroso quello allo scadere di Verdi su Fabbrini). Motta vara un «4-3-3» e se difesa e centrocampo, poco propenso per caratteristiche tecniche alla fase d’interdizione, sono spesso in affann, a tenere in piedi la squadra è il trio d’attacco, particolarmente ispirato. Chiaretti al 5’ sfiora il vantaggio con un colpo di testa, ma è il Montichiari a passare al 7’: la trappola del fuorigioco non funziona e Ferrari s’invola nell’area vercellese, lascia sul posto Bandirali e sorprende Castagnone sul primo palo. La Pro reagisce, regala qualche pericolosa ripartenza ai bresciani ma arriva al pareggio grazie ad una "perla" di Lo Bosco che, in un fazzoletto di terreno, si libera di due avversari prima di venire steso da Zaffagnini: rigore che Chiaretti trasforma sicuro. Nel momento in cui i bianchi potrebbero azionare la freccia del sorpasso, nuova disattenzione con Bandirali e Bresciani che perdono palla al limite dell’area: Muchetti fugge sulla destra e centra, il recupero di Bandirali «corregge» solo il pallone che arriva a Ferrari che, da pochi passi batte di testa Castagnone per l'1-2 momentaneo. E' quasi gelo sugli spalti dell'ex "Robbiano". La Pro ricomincia a macinare gioco, forse in maniera non ordinata, ma in grado di mettere in affanno i bresciani. Al 28’ Bandirali svetta su calcio d’angolo, ma Zaffagnini salva sulla linea a Girelli superato; quindi è lo stesso portiere bresciano (35’) a superarsi su una girata al volo di Lo Bosco all’incrocio. Sul ribaltamento di fronte Castagnone sventa un tentativo d’autogol di Bandirali. I fuochi d’artificio, però, non sono finiti: al 40’ punizione dal limite per i bianchi: calcia Bresciani, s’accende una mischia con sfera allontanata da Baresi, ma al limite Chiaretti si coordina e lascia partire una rasoiata che tocca terra e s’insacca alle spalle di Girelli. Ripresa con la Pro subito determinata: Lo Bosco innesca Fabbrini che fugge sulla fascia e centra per Chiaretti, inzuccata alta di poco. Nell’azione s’infortuna Girelli: in campo il «dodicesimo» De la Fuente che al 13’ e 14’ salva su Chiaretti. Mister Motta (16’) e Caruso (22’) vengono espulsi. La Pro non riesce però a sfruttare a dovere la superiorità numerica anche se in pieno recupero, un "triangolo" Lo Bosco-Fabbrini smarca il neo attaccante vercellese: De la Fuente è superato, ma il terreno pesante permette a Verdi un disperato recupero.
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