Pro Vercelli (4-4-2): Castagnone; Ambrosoni, Ciolli, Bandirali, Mariani; Tedoldi (80’ Didu), Magrin, La Marca (68’ Barbieri), Bresciani (55’ Antonioni); Lo Bosco, Chiaretti. A disp.: Randazzo, Carini, Bettini, Mirto. Allen.: Motta.
Itala San Marco (4-3-1-2): Marcon; Visintin, Teso, Fabris, Colavetta; Furlan, Piovesan, Moras; Buonocunto; Cristofoli, Neto Pereira (26’ Roveretto). A disp.: Bon, Gallinelli, Conchione, Balgher, Petris, Perin. Allen.: Zoratti.
Arbitro: Aureliano di Bologna.
Note: spettatori 750 circa (227 abbonati) per un incasso di 5.574 euro; ammonizioni: La Marca (P), Moras (I); espulsione: 60' Roveretto (I); calci d'angolo: 11-4 per la Pro Vercelli.
Una Pro Vercelli generosa ma inconcludente (soprattutto nel finale quando si è trovata a gestire una superiorità numerica) non è riuscita a piegare l’Itala San Marco, calata al “Piola” con tre punti di vantaggio. Così la truppa di Motta giunge a metà campionato a quota 18, uno dei punteggi più bassi delle ultime stagioni (stesso bottino della famigerata era-Bissi) che obbligherà Bandirali e compagni ad un girone di ritorno d’assalto per evitare di restare invischiati nei gorghi dell’area play-out. Ben inteso, per quanto visto nell’arco dei 90’ il pareggio può considerarsi giusto, per quanto espresso dalle due formazioni su un campo in condizione pessime; in realtà, entrambe, hanno qualcosa per cui recriminare. I padroni di casa per non aver sfruttato a dovere l’uomo in più e due legni e altrettanti salvataggi sulla lina collezionati nei primi 45’, per contro gli ospiti masticano amaro per l’espulsione di Roveretto e un gol annullato a Cristofoli. Episodi che, in qualche modo, avrebbero potuto cambiare la storia del confronto. Gara comunque vivace, tra due formazioni che non speculano affatto sul risultato: Pro Vercelli pericolosa in entrata con Bresciani (punizione alta) e Chiaretti (bel controllo in area ma conclusione deviata in angolo); immediata replica dell’Itala con Castagnone che dimentica Alghero e vola da campione per salvare un’inzuccata di Teso (13’); poi è ancora quest'ultimo, in «libera uscita» sedici metri vercellesi, a colpire la traversa al 19’ con un preciso colpo di testa. Fiammata dei bianchi al 23’ con un tocco di Bandirali salvato sulla linea di porta da Buonocunto con il compagno Marcon spiazzato. Al 26’ i bianchi dell’Itala (per l’occasione in versione blu Scozia con numeri alquanto indecifrabile modello Hc Zugo fine anni Ottanta) perdono per infortunio il brasiliano Neto Pereira e così, senza neppure lo squalificato Listani, l’ex Zoratti getta nella mischia Roveretto, unico cambio che il tecnico friulano farà nel corso del match. Gli ospiti non trovano immediatamente le misure e al 27’ la Pro Vercelli confeziona la palla-gol più nitida della prima frazione: Lo Bosco arpiona palla al limite, si libera di un avversario e calcia in diagonale, la sfera colpisce il palo, sulla respinta la conclusione di Chiaretti a colpo sicuro è neutralizzata da Piovesan: neppure il tempo per reclamare un eventuale «mani» che La Marca, sulla ribattuta, alza un pallonetto che scheggia la traversa. L’Itala si fa vedere con un traversone dalla destra di Furlan bloccato in tuffo da Castagnone per anticipare guai peggiori e un’azione Lo Bosco-Bresciani con pallone che sfila alto sulla traversa. La ripresa si apre subito con un «giallo»: al 10’ un centro di Moras viene girato in rete di testa da Cristofoli: ma la gioia dell’attaccante friulano viene subito smorzato dal direttore di gara che annulla per fuorigioco. Ancora una volta non c'è nemmeno quasi il tempo di lamentarsi che l’Itala si trova in 10 uomini: mentre l’azione si sviluppa sull’out sinistro, in area Mariani e Roveretto si «spintonano», il giocatore ospite cade e, nel rialzarsi, forse tocca troppo la gamba del difensore vercellese. Il collaboratore dell’arbitro richiama l’attenzione del direttore di gara che, dopo un breve conciliabolo, espelle il giovane centrocampista isonzese. Con la Pro in superiorità numerica le coordinate del match potrebbero cambiare, ma nonostante ciò gli uomini di Motta non riescono ad imporsi; intanto, l'Itala San Marco, senza affanni, resiste alle offensive, disordinate e flebili dei padroni di casa. Anzi, in contropiede, gli ospiti tengono in apprensione la retroguardia piemontese. E forse, credendoci un po’ di più, l’Itala avrebbe potuto anche puntare al "colpaccio". In ogni caso, le ultime emozioni sono tutte di marca bicciolano: al 36’ un diagonale di Tedoldi è respinto in angolo da Marcon, mentre al 44’ Magrin serve in profondità per Lo Bosco che, tutto solo, calcia sull'estremo difensore in uscita.
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